Guida galattica per autostoppisti

Qua mi si apre un universo parallelo: romanzi, serie, e un intero universo dove regna la fantasia più sfrenata. Le risate che possono provocare un robot intelligente ma maniaco-depresso, dei burocrati immensi, un inglese in vestaglia a caccia di thè, un presidente con due teste e un ingegniere pagato da dei topi, sono dannose, perché adesso mi tocca recuperare tutti i libri (“una trilogia in cinque parti”, diceva l’autore Douglas Adams, morto qualche anno fa). Viene ribaltato tutta la concezione dello spazio, con trovate geniali, frasi e termini prese dal vivere comune che poco hanno da spartire anche con il genere fantascientifico più…fantasioso. E gli effetti speciali? Basterebbe la scena della Terra 2.0 per buttare tutto ciò che combinerà James Cameron per i seguiti di Avatar.

E’ un peccato che sia stato sottovalutato, sicuramente poi è stato un flop. Merita senz’altro un’altra visione almeno, e poi l’avventura sui libri.

3 pensieri su “Guida galattica per autostoppisti

  1. E’ che tu l’inglese non lo mastichi, perchè i libri andrebbero letti in originale perchè in italiano si perdono molte battute/giochi di parole..

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