World War Z

E la polemica di qualche tempo fa sugli zombie che correvano pare sopita, finalmente. Non sono amante del genere, ma alcune idee le azzecca, specie quando i protagonisti costruiscono torri con se stessi, a costo….decché? No, vederseli velocissimi all’assalto di Gerusalemme è una bella sequenza, superata poco dopo da quella dell’aereo, ma il finale lascia un pò a desiderare, perché speravo in una soluzione un pò più radicale, per esempio con la morte di Brad Pitt, che con quei capelli mi fa pensare agli sbarazzini anni ’90, e non a un padre e marito, a uno con un mestiere, non a un fancazzista dell’ONU. Insomma, alcune lacune ci sono, ma lasciate correre gli zombie, che sono un bel vedere, anche se mi pare di aver letto che pensano ad un sequel.

  1. Star trek – Into darkness
  2. L’uomo d’acciaio
  3. World War Z
  4. Una notte da leoni 3
  5. Solo Dio perdona

Gangster squad

Ah, il poliziesco d’azione….Dopo anni che volevo vederlo, ma senza andare al cinema, ciò che avevo in testa era il genere e uno degli attori, ovvero Sean Penn. Non ricordavo altro. Poi Sky lo trasmette, io lo riverso su hard disk, gli taglio la pubblicità a inizio e fine, e resta lì, in duplice copia per il backup. Ma poi ti diverti con Sean Penn che interpreta Micky Coen, come altri hanno fatto in altri film e serie tv, personaggio presente nella trilogia americana di James Ellroy, violentissimo, basta l’introduzione del film a capire chi è….Il film poi, che riprende un pò di L.A. Confidential, di The untouchables, un poliziesco d’azione che non risparmia niente, anche le solite cose purtroppo, come la bella contesa tra il poliziotto e il gangster o gli agguati o i figli rimasti orfani, è c’è l’esagerazione del cowboy nella squadra. E’ quasi un classico applicato al genere d’azione, ma ti vola via come pochi film, specie per il cast, con Josh Brolin, Ryan Gosling e Giovanni Ribisi, che torna per la terza volta ai miei occhi in poche settimane, ma sempre da non protagonista; dovrebbero proteggerlo….

  1. Gangster squad
  2. La bicicletta verde
  3. Re della terra selvaggia
  4. Girlfriend in a coma
  5. Noi siamo infinito
  6. The master
  7. Vita di Pi
  8. La bottega dei suicidi
  9. Cloud atlas

Contraband

Mentre mi accingevo a vedere questo film pensavo al modo con cui seleziono le mie visioni di film recenti: una letta alle recensioni di Filmtv cartaceo, scelgo due film, ma nel frattempo ascolto anche La rosa purpurea, e magari poi anche Hollywood party su Radio 3. Vi pare giusto? Stavo poi per domandarmi cosa mi ha portato a registrare Contraband da Italia 1, ma non ricordo nulla, e poi scopri che era da tanto che un film d’azione non ti intrigava alla stessa maniera. Colpa della location? Colpa del mai visto? Colpa delle idee messe in campo? Colpa di Mark Wahlberg? Funziona quasi tutto perfettamente, i colpi di scena potrebbero essere garantiti anche a chi si avvia alla pennichella, mentre il finale è pressochè normale, non puoi chiedere altro. Vale la pena salvarlo? Mi vergognerei, non arrivo a quel punto….

  1. Pollo alle prugne
  2. Love and secrets
  3. Contraband
  4. The rum diary – Cronache di una passione
  5. American pie: ancora insieme

I migliori attori per genere – Azione

Posso non capire Tony Leung, ma John Malkovich, che c’entra??? Siamo comunque sempre sotto la sufficienza, per tutti gli attori., che anche qui devono avere almeno 5 film del genere nella filmografia.

  1. Tony Leung Chiu Wai
  2. John Malkovich
  3. Robert De Niro
  4. Morgan Freeman
  5. Robert Duvall
  6. Tom Cruise
  7. Nicolas Cage
  8. Christopher Walken
  9. Donald Pleasence
  10. Martin Balsam

Captain America – Il primo Vendicatore

Mi metto sotto con gli Avengers, e viene fuori il primo intoppo: Thor non ne vuole sapere di farsi vedere; il solito minuto finale non mi dice più di tanto, se non per il secondo The Avengers; Natalie Portman, ho deciso, entra di diritto nella mia copertina di Facebook con i suoi occhi. Tutto qua. E non sapete la mezza frustrazione che ha provocato questa cosa e l’impossibilità di andare oltre, a Iron man 2, ma la vita di cinefilo deve affrontare la vita reale, quindi tra un’ora parto per la tradizionale partita a Risiko e il filmone dell’anno aspetterà domani.

L’eroe più smilzo mai visto, peggio di Peter Parker prepuntura, ha coraggio, è intelligente, si sacrifica più che volentieri, ma non perde i pregi con le iniezioni e l’elettricità. Si veste alla buona, all’inizio, si impegna per la causa, con sconfitta morale più che fisica. Poi, a due passi da me, a quanto mi pare di aver capito, entra in guerra, e trova un nemico che poteva darci molto di più, uno Smith recuperato, col ghigno di Hugo Weaving, al quale danno poca filosofia, una certa quantità di personale e dei mezzi che potevano far impressione. Ed invece…noi abbiamo papà Stark, forse la madre di Vedova Nera e due o tre personaggi che dovrebbero darci la dose di ironia. No, si riprende Flags of our fathers, si cita, non intenzionalmente probabilmente, Bastardi senza gloria, e si lancia l’eroe nella guerra ai nazisti più nazisti, l’Idra, venuta fuori dalla passione per l’occulto di Hitler, poi deviata ed infine serpe all’interno del reich e nemico letale del mondo. Poteva essere cosa interessante, ma si spreca un personaggio. Ah, non ve l’ho detto: a parte i minuti iniziali e finali, prima del solito ingaggio, tutto si svolge durante la seconda guerra mondiale, ma senza lasciarci demotivati, anzi, ad esempio la tecnologia è affare di Stark e Smith, con lo scudo, le armi futuristiche e quel cubo che torna, colpevolmente, dopo Thor…Mi sono divertito, certo, ma la cosa sarebbe migliorata con gli altri film degli Avengers. Spero di poter godermi i prossimi con più partecipazione, dipende tutto da domani.

Uscito il 22/07/2011. Voto: 7- (per colpa di Thor)

Quantum of solace

Ah, ma allora sono aggiornato su James Bond, ora posso leggere la trama di Skyfall!!!

Oddio, che tempi sono questi, in cui Sky fa tutto, pure i canali dedicati a 007…

Anche Gegio quindi ha la sua dose del personaggio, ci mancherebbe che nel cinquantenario mi lasciassi sfuggire l’occasione di commentarne un film. Ho già scritto altrove che anni fa, forse nel celebrare i 40 anni, Rai 2 o 3 hanno mandato tutti i film, ed io con le mie vhs non me li sono persi, forse nemmeno uno, a parte quelli con Pierce Brosnan, il peggiore a pensarci bene. Sean Connery è il vero, ma tanti preferiscono Roger Moore…de gustibus.

Qualche mese fa ho commentato il primo reboot, e non c’entra niente Eva Green, mi è piaciuto per molto altro, nemmeno per i gadget, ma forse non solo per la partita a poker, e nemmeno per un finale che si ripercuote su Quantum of solace, dato che diversi personaggi tornano a completare una storia che pare di vendetta, ed invece è solo dovere. Se prima avevamo la Spectre, ora c’è un certo Le Chiffre, che c’ha pure una pagina su Wikipedia, e si combatte per l’acqua, risorsa non ancora debitamente importante, a quanto (non) sapete. Ci si perde, certo, nella trama, forse come poche volte, ma ci sono un paio di scene in cui prestare attenzione non diventa faticoso. Tra di esse c’è una rappresentazione austriaca de La Tosca, abbastanza incomprensibile, in cui si pronuncia la seguente frase: “La Tosca non è per tutti”…abbiamo scoperto la citazione???

Uscito il 7/11/2008.

Bourne – La trilogia

In queste prime ore di tentativi di rivitalizzare il blog, con le anteprime in tv e le immagini dal mio desktop, mi sono dedicato alla trilogia di Bourne, ma mi sono lasciato distrarre dai fogli elettronici, quindi ho saltato la lettura della trama di ciò che, con Bourne legacy, è diventato una quadrilogia. Ricordo Boris Sollazzo, su La rosa purpurea, che ne parlava come intrattenimento da sufficienza, quindi mi ha persuaso a dimenticarmene facilmente. Andiamo su Filmtv.it…Si, si, non era da andare a vederlo al cinema, figurarsi, ma neanche da attenderlo con ansia.

Quante location! Quanti inseguimenti, quante mosse di ciò che sicuramente non è kung-fu!! Ricordavo vagamente i primi due, visti con poca partecipazione, ma inclusi nella mia videoteca di dvd registrati. Infatti per la recente registrazione ho salvato l’audio in inglese, e mi è toccato recuperarne il dvd in 4/3, con l’audio e il video analogici. Spero non capiti più, perché Bourne ha delle potenzialità, o almeno le aveva, visto il suo passato, le sue capacità e conoscenze, le abilità soprattutto. Non ci si chiede perché ha una dozzina di passaporti, questa è la normale sospensione dell’incredulità per un film con la Cia dietro l’angolo, ma ciò che mi arrovellava era la base espressiva del volto di Matt Damon, quindi ogni tanto partiva la testa, e tutto pareva risolversi…la trama, perché Jason Bourne pare avere due espressioni: con o senza passaporto. Certo, mi sono divertito, specie nelle lotte corpo a corpo, o per gli inseguimenti, in auto o a piedi, o nei momenti topici in cui si intrufolava dove 007 non oserebbe. Certo, è un bel paragone, e vince senz’altro il secondo, ma vuoi mettere la figura che fa Napoli nel primo episodio? E le coperture varie, in India come altrove, non sembrano troppo facili? Lasciate indietro i politici russi, guardate l’evoluzione del personaggio, godetevi la rentreè del terzo episodio, quando tutti aspettano lui, e ti vedi Matt Damon invecchiato, ma sempre lo stesso. Lui, Mark Whalberg e pochi altri, hanno quella immensa capacità di non invecchiare, di mantenere vive le solite emozioni nelle nostre visioni…no, qui si sparla della loro mimica facciale, non di altro. Due episodi su tre sono diretti da Paul Greengrass, quello di Bloody sunday e di United 93, che usa la solita macchina a mano. Ok, impossibile per gli inseguimenti in auto, ma volete mettere i tetti di Tangeri con quel montaggio frenetico? E’ una delle scene più belle, dove pure una come Julia Stiles può fare bella figura, ma il finale toglie un bel pò di emozione, tanto è freddo. Non ci sono tante rivelazioni, è una trilogia che non ne ha di devastanti, si capisce sempre dove si va a parare se si son visti alcuni film di spionaggio, ma è il metodo, il modo con cui ti fanno vedere tutto a migliorare le cose. La Cia come (non) l’abbiamo sempre vista, quelle sporche operazioni sotto copertura, e i computer, le telecamere controllate, Echelon, le cimici, le intercettazioni…diciamo che Ludlum non penso abbia scritto tutto con in testa ciò che abbiamo per le mani in questi anni, quindi entra in gioco Tony Gilroy, l’ultimo a prodigarsi per il personaggio, visto che ne ha anche diretto il quarto film. E se avessero messo un’altro attore? E se l’avessero fatto agli albori di Internet? E se non c’era Greengrass? Non dico un I tre giorni del Condor, nemmeno un emulo di 007, non ci sarebbero mai riusciti, ma il favoloso incipit dell’uomo senza passato?