Una notte da leoni 3

Che strano, oggi ho voglia di film buoni, e questo non fa proprio al caso mio: troppo lontani i tempi della prima notte da leoni, non c’è mordente, tutto pare così scritto male che Alan pare l’ombra di sè stesso, i colpi di scena sono telefonati, le risate sono di compassione o di nostalgia….Insomma, dopo un’ora fate bene a lasciarlo lì, come sta, senza voler immaginare un finale degno di una trilogia, perché è una trilogia, tornano i personaggi, ma il resto….

  1. Una notte da leoni 3
  2. Solo Dio perdona

Il lato positivo

….è che non ricordavo il nome del protagonista, ma è tempo di rivalutazioni, quindi come Matthew McC, anche lui entra nel novero dei grandi attori, perlomeno del decennio. E comunque superato da quella gran figona di Jennifer Lawrence, l’attrice perfetta del caso, quella che gareggia in età da Oscar con la Streep e la Winslet. E poi c’è il regista, uno che all’Academy sta simpatico… e Robert De Niro…Insomma, almeno le nomination se le sono meritate per qualche motivo, tipo il ballo finale, o la prima parte, con un ritmo inverosimile, o l’ossessione per il football….Ma se dovessimo andare al punto, direi che tutto è garantito dalla malattia mentale, argomento che già altre volte facilita la carriera, ma che provoca ancora problemi se vissuta o se identificata. Credo ormai David O’ Russell si sia documentato, che non abbia proprio voluto farne un film da Oscar, quindi di genere indefinito, che gli spunti da commedia, specie nel primo tempo, gli siano venuti piuttosto bene, ma che non garantisce la spiegazione della malattia mentale, specie se come protagonisti chiamano due belli come loro. Non è solo barba lunga, non è solo mania, non è solo svegliare i familiari alle 4 del mattino, non è solo aver subito un trauma, e le misure restrittive, e la fiducia dei conviventi da recuperare, e l’assistenza psichiatrica che qui fa raggiungere una meta poche volte raggiunta allo stadio, e non è una storia d’amore garantita con una compagna di sventura trovata a casa degli amici….Queste parole, a ben vedere, ne farebbero un film da Oscar e basta, di quelli che i Weinstein sanno produrre alla grande allo scopo, ma l’esaltazione per una cura alternativa invece ne fa un film pericoloso per chi vive lo stato di mania nel disturbo bipolare, mentre la regia e il resto ne fanno qualcosa di perfetto al momento della visione. Finora si comporta bene, in prima posizione su due, ma non vedo concorrenti nelle prossime visioni.

  1. Il lato positivo
  2. Upside down

 

Moonrise kingdom – Una fuga d’amore

Wes Anderson, come non amarlo? E pensare che mi manca Grand Budapest Hotel…Famiglie disfunzionali, esagerate, appena nate e disgregate. La sua iperbole coinvolge anche gli scout, la polizia, servizi sociali (senza articolo), tanto per insistere che magari, fuori da là, c’è pace….I ragazzini, specie nel primo tempo, sono fantastici, e la regia li accompagna in una fuga che non può finire del tutto positivamente, hanno 12 anni, ma finalmente si vede tutto dalla parte degli innocenti, con la solita caterva di dettagli, carrelli, colori, animazioni, etc etc etc. Non mi pare sia un film amato come il più recente del regista, ma è una tappa, qualcosa forse di necessario per la completa comprensione di Wes, uno per il quale non ti puoi non porre la domanda “ma che problemi ha avuto?”, ma che non puoi non amare, e magari considerare anche un ciclo completo di visioni, per capire come uno dei più originali filmmaker possa sviscerare tutto quel popò di roba dalla sacra istituzione.

  1. Il sospetto
  2. Pollo alle prugne
  3. Moonrise kingdom – Una fuga d’amore
  4. Love and secrets
  5. Contraband
  6. The Bourne legacy
  7. The rum diary – Cronache di una passione
  8. Un sapore di ruggine e ossa
  9. Womb
  10. American pie: ancora insieme

American pie: ancora insieme

Io a quei personaggi vorrei un mezzo mondo di bene, a dire la verità. Sono comunque della generazione anta, da qualche anno, e quei ritrovi alle soglie dei trenta fanno sorridere, anzi, a dire la verità pare tutto un pò forzato, e le menate sentimentali portano a poco in tutto il film, e ti dimentichi dei personaggi minori, e c’è una nuova battaglia contro l’omofobia. Insomma, alla fine di tutto, è quasi un film per distrarsi, niente di che, ma tutto va troppo in discesa, con un inizio folgorante e un finale che ho già dimenticato.

  1. Pollo alle prugne
  2. The rum diary – Cronache di una passione
  3. American pie: ancora insieme

Pollo alle prugne

Peta peta che vedo chi è il regista, che mi pare di conoscerlo, e di deprecare il suo uso…no, è solo francese, ma andando su Wikipedia…Si, i registi fanno comprendere e ricordare la nostra indimenticabile Amelie Poulain, ma con un incursione nell’Iran di tanti decenni fa, e come se non bastasse, sono pure francesi, o naturalizzati. Direi che il capolavoro di Jeunet non si tocca, ma se vogliamo mescolare per bene le carte, diciamo che Pollo alle prugne non deluderà chi ha la fortuna di vederseli uno dietro l’altro. Ah, ci aggiungerei anche qualche atmosfera alla Leggenda del pianista, tanto per gradire. All’inizio, complice una birra da 33cl bevuta troppo in fretta, mi sono perso qualcosina di importante, ma il senso si capiva comunque, ed ecco che si cambia genere, si arriva alla filosofia e alla religione, e quel finale tocca, oh se tocca e sorprende, una delle cose più belle viste finora (o almeno in questi giorni).

Young adult

Ecco, magari rinuncio al ciclo Jason Reitman, pensavo subito dopo aver avviato il file, che con la storia degli Oscar sono rimasto indietro (se ricordo bene, è uno di quelli che hanno fatto tanti film quasi quante sono le nomination), e la cosa andrebbe aggiornata.

Azz, Diablo Cody, pericolosissima, cazzutissima, ma anche da evitare, visto il filminterruptus di Jennifer’s body, roba che ha urtato notevolmente i miei neuroni.

Ohhh, Charlize Theron, finalmente una meraviglia della natura in formato maxi, ho pensato, e mi sono quasi consolato.

Poi ti rendi conto che è piuttosto triste come film, non riesco a riderci troppo sù, non riesco a prendere sul serio certe cose, vedo la protagonista imbruttirsi, peggio che in Monster, ed il finale mi fa deprimere notevolmente (anche pensando al bambino): ho raggiunto risultati epici di paura da parte dei miei amici, mi sono buttato via tante volte, in alcuni casi anche con l’alcool, soprattutto per creare baldoria, ma quella scenata mi fa deprimere.

Perché, perché riunire quei tre…

  1. Noi credevamo
  2. Kiki consegne a domicilio
  3. La classe – Entre les murs
  4. La banda del porno – Dilettanti allo sbaraglio
  5. Wristcutters – Una storia d’amore
  6. Young adult
  7. Insidious
  8. Non pensarci
  9. Il nostro matrimonio è in crisi

Non pensarci

Allora, vi ho detto che registro documentari, concerti e roba interessante da Sky Arte e LaEffe, ma nelle ultime settimane vado anche a cazzo di cane (Boris, visto) su Sky Cinema 1 e su Sky Cinema Cult, uno dei migliori canali secondo i voti che ho raccolto dal mio database preferito: io passo in rassegna la programmazione, e quel che viene viene. Il nome del canale inganna comunque, perché qualche volta passano Blade runner, ma si trascorre tanto tempo con le repliche. Io mi sono fatto una teoria matematica sull’aggettivo “cult”, come al solito del resto, ma ogni tanto ci scappa quel film che è solo curiosità, e ti trovi delle mezze ciofeche; devo fidarmi esclusivamente di Filmtv, perché Valerio Mastrandrea può subire di tutto nella vita, con quella faccia lì, dagli esordi con Costanzo (ma ce faceva o ce stava? Mai capito…), ma un insieme così colorito di gente riesce a malapena a rendere possibile il mezzo fallimento aziendale, perché Battiston e la Caprioli (splendida…..splendida) non c’azzeccano una mazza con i genitori (o quasi), e tutto pare riversarsi in un fiume con un delta piuttosto ampio, anzi, a dire la verità sono solo le difficoltà aziendali a tenere unito quel poco di trama. Vogliamo parlare dell’altro esaurito, l’amico di Stefano? E la escort (la Murino, va bene, va benissimo), me la liquidi così, con dolcezza ma anche con rapidità? E che vuol dire andare a recuperare un accendino sott’acqua? E quei camei, e il deputato? A me è parso una mezza vaccata, e senza andare a spulciare i soliti voti raccolti.

  1. Kiki consegne a domicilio
  2. La banda del porno – Dilettanti allo sbaraglio
  3. Wristcutters – Una storia d’amore
  4. Non pensarci
  5. Il nostro matrimonio è in crisi