Shakespeare in love

Non si può, no, non si può immaginare un Bardo che va da una specie di psicoanalista dell’epoca. Non si può neanche pensare a delle tazze, forse da tè, con dello scritto stampate, ma forse è un dettaglio insignificante.

Desisto.

Shakespeare merita vendetta, con un biopic della BBC magari.

8 donne e un mistero

Con questo post forse mi farò odiare.

Va bene l’intero cast, con le attrici francesi che riesco sempre a confondere una con l’altra (l’unica che amo poi è Audrey, esclusa dal cast); va bene anche l’ambientazione anni ’50; va bene anche la famiglia, e le caratterizzazioni solite di un giallo. Andrebbero bene anche le scenografie e la fotografia, ma…

L’inserimento a tradimento di una canzone cantata dalle protagoniste, quello no, per piacere no. Non voglio poi scoprire, come altre volte in questi giorni, come va a finire, perché odio pressoché quasi tutti i musical, e la canzone cretina sull’unico protagonista maschile, che probabilmente neanche si vedrà, è quasi estemporanea.

Eliminate Smoochy

Altro film parzialmente visto. Dopo un pò anche Edward Norton, quello di American History X, dopo Fight club, o al massimo, se vogliamo essere ottimisti, Hulk, scade, ed ero solo curioso se effettivamente arriva buono, buono al finale, senza una reazione scomposta, senza cercare dialogo ed energia positiva, senza ridere, senza far sorridere, perché tutto ciò è veramente insopportabile. Vedersi poi Robin Williams che fa il cattivo, ma senza convinzione (tra One hour photo e Insomnia) mi fa pensare che dovevo assolutamente informarmi di più su questo film, andando oltre il curioso cast

5 x 10 (1)

Ho molte commedie da vedere ma per depennare subito qualche titolo, ormai tra i peggiori che ho registrato, ho deciso di lanciare questi nuovi post, in cui sintetizzo le recensioni per i primi 10 minuti di 5 film.

Wimbledon

Ero curioso, ma solo in parte, per un film con Kirsten Dunst, eletta bellezza del blog già da un pò. C’è anche Paul Bettany, che ci ha abituato a qualcosa di diverso, ma, dopo i titoli di testa, dopo gli effetti speciali, incomprensibilmente inseriti in una commedia, vengono lanciati i soliti ami del genere per la trama: le tenniste anziane, il fratello (James McAvoy?), e la famiglia al completo. Poco prima dei 10 minuti una scena di nudo di Kirsten, ma prima sapevo esattamente dove si andava a parare, che i protagonisti si trovavano nella stessa camera d’albergo. Bettany poi imita Hugh Grant, con risultati inconcludenti però. Filmtv ha ragione…

Il club degli imperatori

Il titolo è bellissimo, ma dopo un pò vengono fuori i primi dubbi. C’è Kevin Kline, “sono un insegnante” dice, ma non è L’attimo fuggente, anche se sembra imitarlo, solo che inserisce la voce off e una maggiore enfasi, che non fanno dimenticare per niente Robin Williams. Mi sembra pure reazionario…

Mr. Deeds

I primi secondi di una commedia devono sempre ingannare. Qui c’è Colin Farrell…che si fa per la pagnotta, anche il fesso all’occorrenza. L’idea più brutta delle commedie in esame è quella dei biglietti d’auguri…come siamo caduti in basso.

Al cuore si comanda

Medusa anche questo, quindi ogni tanto deve partire la musichetta idiota. Morricone la firma, ma sembra perché il figlio dirige il film. Le prime scene sono ambientate durante San Valentino, dovrebbe far freddo quindi, eppure le donne sono poco coperte. Peggio della fiction? I dieci minuti peggiori?? Perché poi l’ho registrato???

Lucky break

Cattaneo è quello di Full monty, ma “sfortunatamente” non so e non saprò mai altro, perché la registrazione non vuole andare al di là dei primi 5 minuti.

Hannibal Lecter – Le origini del male

Sono troppo stanco per il mio giorno di riposo, ma ho lo stesso delle illuminazioni: questo film è il prequel di due prequel, uno remake dell’altro, quindi si supera per complicazioni perfino il reboot di Spiderman. De Laurentiis sembra uscire dal gioco, almeno questo, perché non ho visto i suoi titoli di testa. Per un personaggio strasfruttato è dura ragionare su come arrivano a fare film del genere, perché il voyerismo che ha sempre accompagnato Hannibal, voglia o non voglia, non giustifica assolutamente la svolta drammatica delle vicende; si poteva immaginare un passato nella 2a guerra mondiale, ormai sembra il viatico per diversi titoli, ma anche questo non è ammissibile per qualcosa nato forse per rinvigorire il cannibale nelle menti dei giovani che non lo conoscono: immagino anche che l’attore protagonista sia stato indicato come “figaccione” nelle proiezioni al cinema…Poi c’è la lentezza, quasi da pennichella pomeridiana, quasi da vederne i primi minuti, quindi addormentarsi e “casualmente” arrivare al finale, per scoprire non chi è l’assassino, ma chi è l’assassinato.

Non sto avendo grosse soddisfazioni dai thriller, è assodato…