Rassegna stampa – Speciale Ciak

Forse sono stato troppo cattivo col mensile di Mondadori. Ci sono tante cose positive nella rivista, qualcosa che avvicina il non appassionato al cinema. Poi, cosa non trascurabile nel vecchio numero, parla di The hobbit, con anticipazioni esclusive per l’Italia. Ho amato Ciak per molto tempo, fin dagli anni ’80, quando invidiavo ad un amico le schede in cartoncino, una delle cose più antiche, se non la più vecchia, che trascina negli anni i lettori e gli abbonati.  Poi c’è Stefano Disegni, c’è il mai approfondito Maurizio Nichetti. C’è pure Mereghetti, o perlomeno c’era, con un godibile spazio che non trovi invece in rete. Oggi, per smentire o confermare la precedente rassegna stampa, ho comprato il numero con Michelle Williams in copertina, che mi pare interpreti Marilyn in un biopic, quindi qui è bionda, e oserei dire abbastanza da favola. Vado pagina per pagina? No, commento qualcosa ogni cinque pagine.

Una delle cose interessanti del mensile sono i dvd che allega. Io non li ho mai trovati in edicola, e se c’erano erano ben nascosti. Ogni tanto davano i buoni sconto, e pure dei titoli molto interessanti, ma non ho mai approfondito. Questo mese ci sono Don Giovanni di Joseph Losey e Mozzarella stories, ma col prossimo numero dovrei fare incetta: Pina, Melancholia, Faust…

Salto sommario e pubblicità e vado all’editoriale di Piera Detassis. Mi è parso, ascoltandola in Hollywood party, che fosse una persona abbastanza in gamba, quindi leggo Polvere di nostalgia…Tra Marilyn e 1962 dice parole molto ragionevoli, e si sofferma sulla nostalgia del cinema passato…non voglio scrivere nient’altro, non voglio parlare di t……. rivelata anche questa volta.

La prima anticipazione di Ciak, e di questo ne sono grato, è per The gangster squad, film con Sean Penn, Josh Brolin e Ryan Gosling. Cast da acquolina in bocca e film da tenere d’occhio, finora mai sentito ma da considerare.

Spazio alle nomination agli Oscar e al BoxOffice. A volte trovarsi questi dati su carta è meglio, nei blog e nei siti li evito. Ovviamente il Boxoffice, non le nomination.

Tom Cruise: si o no? A favore o contrari? Sale o scende? Non mi pongo più l’ipotesi migliore, ma quelle prospettate alla fine dell’articolo dicotomico sono affascinanti: che lo dirigessero Fincher, Nolan o Inarritu.

Il Mereghetti fa un confronto Italia-Francia per biglietti e film visti, altre notizie viste qua e là e mai approndite. Siamo messi malissimo a quanto pare.

Claudio Masenza è l’Espertone di dvd e cinema. Chicche, ma anche cinema più popolare, in videoteca e comunque su supporto. Ogni tanto trovo cose interessanti, anche se acquisto un solo dvd all’anno: il prossimo è Tree of life.

E continua ad esserci pure Maurizio Nichetti. Vorrei recuperare le vecchie copie di Ciak solo per leggere i suoi spazi, piene di info su cose banali come se “è meglio per un regista un budget alto o basso”.

Il mio anno con Marilyn. Chi scegliere tra Michelle Williams e la Monroe? Impresa ardua, come il biopic con cui la prima ha avuto il Golden Globe. Non dico che non mi piace l’idea, era quasi doveroso come film, ma My week with Marilyn è da tv, non da cinema.

Idea originale: prendere in mano un anno e scoprirne gli anniversari. Il 1962 al cinema non era solo quello della scomparsa di Marilyn, c’è stato pure Il sorpasso, ad esempio. Dovrebbero farlo pure per il 25°, o per il decennale. Non male come idea, dovrebbero approfondire.

Lo spazio sempre dedicato, ogni anno, ogni film: Carlo Verdone. Spero lui riesca a farci dimenticare tanti film italiani usciti di recente, anche se è una speranza flebile. Diciamo pure che non mi sono prodigato per Io, loro e Lara.

La diva di ferro. Era argomento della t……. dello scorso numero, e qui ci deliziano con un’intervista esclusiva a Meryl Streep. Ma per me è superata da Kate Winslet, non c’è paragone, anche se il biopic sulla Thatcher è interessante, se non fosse che vorrei dimenticare anche quella parte degli anni ’80.

Ci sono pure Glenn Close e Tilda Swinton, ormai ci possiamo dimenticare della t……. del mese scorso, qui approfondiscono alla grande. Come se non bastasse c’è pure Rooney Mara!!! No, hanno ragione loro, c’è, al cinema, un’alta concentrazione di ruoli femminili. Ed io che sono andato alle apparenze….Peccato che l’Oscar lo prendano solo in due. Tralascio Rihanna al cinema, con mimetica e mitragliatore, concessione dovuta alla settima arte della cantante pop.

Spielberg si può evitare? Direi di no, anche se io sarei esaurito con tutti i suoi progetti. Qui si parla di War Horse, ma non spenderei cifrone per vederlo, ormai si dev’essere inflazionato.

Difficile puntare su un attore. Prima di capire quale carriera avrà Joseph Gordon-Levitt, se sarà l’anno dell’affermazione, vorrei sapere chi ha previsto il boom di favori per Ryan Gosling.

Difficile pure seguire Ridley Scott, che si divide tra produzioni tv e prequel. Ma per chi non ha troppa puzza sotto il naso, direi che l’articolo del mensile è interessante.

Ormai è difficile fare il conto delle cinque pagine, quindi vado per articolo. Tutto sommato finora Ciak si rivela più interessante di Empire.

Spoiler!!! Parlo di spoiler quando c’è l’articolo che parla di un possibile film da vedere. Tre uomini e una pecora non mi farà quasi sicuramente smuovere dalla poltrona, non mi farà accendere la macchina, ma me lo voglio godere senza anticipazioni. Dovreste guardare la foto che lo presenta…

I film del mese. Ormai so già per cosa andare al cinema, ma dev’essere una guida esaustiva, cosa che prima di internet doveva essere letta per forza. Peccato che ci siano film già citati nella rivista. Sfogliando vedo pure Star wars Ep. 1…meglio aspettare Ep. 3.

Uhhh i voti!!! Qualche anno fa ho tentato di copiarli, sapete come sono ossessionato dalle cifre per i film, ma ho desistito dopo poco.

I famosi cartoncini…Chissà qual’è quello vintage…Hatari?!?!!?

Mi soffermo su Icone, l’articolo su John Belushi. Quest’anno sono 30 anni che ci manca, e, cosa importante, hanno finalmente pensato a un biopic su di lui.

Home: dvd, libri, musica, etc etc. Vado in cerca dell’immagine di Kirsten Dunst, perché mi sta prendendo un casino. Ma!!! C’è un bel articolo di Gianni Canova su Velluto blu!!!

Quanti dvd…dovrei fare un mutuo per comprarli…

Bizzarro! Movies e infine: Benvenuti al Nord con Stefano Disegni. Questo ve lo dovete immaginare, io lo leggo e voi comprate Ciak.

 

 

 

 

 

 

Post scriptum su Ciak

Forse sono stato troppo cattivo col mensile di Mondadori. Ci sono tante cose positive nella rivista, qualcosa che avvicina il non appassionato al cinema. Poi, cosa non trascurabile nel numero in questione, parla di The hobbit, con anticipazioni esclusive per l’Italia. Ho amato Ciak per molto tempo, fin dagli anni ’80, quando invidiavo ad un amico le schede in cartoncino, una delle cose più antiche, se non la più vecchia che trascina negli anni i lettori e gli abbonati.  Poi c’è Stefano Disegni, c’è il mai approfondito Maurizio Nichetti. C’è pure Mereghetti, o perlomeno c’era, con un godibile spazio che non trovi invece in rete. Sono stato troppo cattivo, ma domani dedicherò un post speciale alla Rassegna stampa, per riprendere il discorso Ciak col nuovo numero.

Rassegna stampa – Qual’è la tendenza del mese di Ciak?

Ho tra le mani 7 numeri dell’unico settimanale di cinema. Ormai lo uso come guida tv, specie per i telefilm, per i quali ha approfondito i palinsesti nelle pagine finali, e finalmente qualcuno si è preso la briga di indicare il numero della puntata trasmesso. Ottimo. Ma la mia vita è fatta soprattutto di cinema, e non posso solo ritagliare la locandina, non posso andare su Televisioni o Serie A. E non posso nemmeno fermarmi alle recensioni. Ormai le notizie più fresche le raccolgo da altre parti, ma c’è sempre qualcosa da leggere. Vediamo cosa:

  • N° 986. Il Blade runner di Fittante spiega su cosa si basa il settimanale, quasi a differenziarsi, per esempio, da Empire. E c’è pure una sintesi dei cinepanettoni, per i posteri e per chi se ne dimentica sempre. Ma forse l’ho già scritto…? Io taglio intanto.
  • 987. Poelvoorde di stelle. Su Benoit Poelvoorde di Emotivi anonimi, perché è onnipresente nei film francesi che vorrei guardare.
  • 988. Immaturi. Volevo notizie del personaggio di Ricky Memphis, e di Anita Caprioli, e di Barbara Bobulova, non per altro. Al primo somiglio, le seconde sono mete ambite.
  • 989. Articolo e recensione di J. Edgar, almeno per capire chi era.
  • 990. Agente Colin. Dato che probabilmente andrò a vedere La talpa non voglio assolutamente spoiler, ma varrebbe comunque la pena leggerlo…E’ comunque pieno di articoli interessanti.
  • 991. Caos calvo. NON leggo quest’articolo, anche se è capitato di vedere i film della NCAI. Si passa oltre e si va a…oddio “Il Briz pack”….Ahhhhh: la vita secondo Jim (Carrey). Vedo Ace Ventura e Il Grinch….
  • 992. Solitudine e rabbia, su ACAB, ma anche su commissari e ispettori, con filmografia ragionata.

Empire. Un oggetto misterioso. Qualcuno l’ha già criticato, e non lo comprerà più. Io penso a due cose, oltre alle interessanti letture: 39 euro di abbonamento, ma per quanti numeri? 12 o 24? Il prezzo è di due euro a copia, ma l’abbonamento annuale costa 39 euro…O mi sbaglio??? E poi, cosa meno importante, visto il budget, perché ogni tanto si perdono nello scrivere? Perché a volte non riesco a seguire i loro discorsi? Ho paura che succeda con i miei lettori, ma non sono una rivista mensile internazionale. A parte queste considerazioni, come non acquistarlo per l’articolo sul nuovo Batman? Certo, le previsioni sugli Oscar lasciano il tempo che trovano, e pure le classifiche sul 2011, ma sono sicuro che oltre a Hugo Cabret ci sono degli argomenti, e se avessi letto l’intervista a Hugh Jackman, o l’articolo su Sherlock Holmes non avrei questi dubbi. Il cruciverba poi…ma non dovevano esserci rubriche eccezionali?

E ora Ciak. Premetto che andrò subito in cerca della tendenza hollywoodiana del momento rilevata dal mensile. La cosa che odio di più, che non mi ha fatto rinnovare l’abbonamento.

Intermezzo: Empire si fa pagare 39 euro per un anno di rivista, con due copie in omaggio. A questo indirizzo le info. Ma se la pago in edicola due euro non vedo una grande convenienza…

Ah beh. Ormai le “tendenze” sono un marchio di fabbrica per il mensile, e dedica loro spazio in ogni pagina delle anticipazioni sul 2012. Andiamo oltre, magari spulciando, ma aspettando la vera tendenzona dell’anno, quasi sempre alla fine….Eccola, l’ho trovataaaaaaa!!! Anche grazie a loro (quelle di The help), le signore tornano ad invadere gli schermi, da Madonna a Marilyn…COME SE FINORA, O A PERIODI, LE DONNE NON ENTRINO NEI CAST DEI FILM O NE SIANO PROTAGONISTE. Calmati, Gegio, calmati e vai su toni più consoni….

Post scriptum: forse sono stato troppo cattivo col mensile di Mondadori. Ci sono tante cose positive nella rivista, qualcosa che avvicina il non appassionato al cinema. Poi, cosa non trascurabile nel numero in questione, parla di The hobbit, con anticipazioni esclusive per l’Italia. Ho amato Ciak per molto tempo, fin dagli anni ’80, quando invidiavo ad un amico le schede in cartoncino, una delle cose più antiche, se non la più vecchia che trascina negli anni i lettori.  Poi c’è Stefano Disegni, c’è il mai approfondito Maurizio Nichetti. C’è pure Mereghetti, o perlomeno c’era, con un godibile spazio che non trovi invece in rete. Sono stato troppo cattivo, ma domani dedicherò un post speciale alla Rassegna stampa, per riprendere il discorso Ciak.

Ciak e Empire sono riviste per appassionati, e a volte può capitare che, in casi del genere, ci siano gli stessi argomenti: Shame, di Steve McQueen. Spero non abbiano usato le stesse foto. E c’è pure Alexander Payne, con un articolo che pare più interessante del nuovo mensile.

E la chiosa? A Filmtv sarò sempre grato, a Empire ho già dato i soldi dell’abbonamento, mentre per Ciak non ho più tante parole. Metà giornata per leggerle, capire che i mensili non sono meglio di una rivista settimanale che nessuno conosce….

P.S. Stranamente non mi arriva più I duellanti…

 

 

 

Rassegna stampa – Empire meglio di Filmtv?

Era mia intenzione leggere le riviste di cinema una volta alla settimana, ma trovo qualcosa di piacevole anche nel farmi ogni tanto una maratona di Filmtv, la rivista. Quella che amo di più, quella che si rinnova piacevolmente da anni, con la guida completa ai film, con articoli che trovo utili se non addirittura belli. La seguo dal ’96, quando ad attirarmi c’era una copertina dedicata a Marcello Mastroianni. Ricordo precisamente come l’ho conosciuta, ma ogni settimana trovo qualcosa per rinnovare l’amore per l’unico settimanale di cinema.

Era da settembre che non lo leggevo, ed ogni volta ho trovato cose come queste:

  • N° 970 (tra qualche mese il millesimo numero quindi). Sono ancora qua. Su Vasco Rossi, un documentario e come è entrato nel cinema italiano. Ho un pò di dubbi sui suoi clippini di allora.
  • 971. Il romanzo di Kate. Un ritratto della Winslet. Film consigliato leggendone la recensione: Le regole della truffa.
  • 972. Una Timi(da) presenza. Timi, Finocchiaro e Gipi. Così mi sono aggiornato su Venezia. Film: Ruggine.
  • 973. I segreti di Scamarcio. Ogni tanto torna. C’è pure Soderbergh. Film: Carnage.
  • 974. Forza nove. Ancora Star Wars. 30 anni dopo. Senza i tre film che vorrei vedere. Film: La pelle che abito.
  • 975. Trovami una canzone. Il music supervisor, ovvero Randall Poster, salta fuori in diversi film che ho visto recentemente. Film: Drive.
  • 976. Oggi come prima. Su Paolo Ruffini, una specie di battitore libero della Nuova Commedia All’Italiana. Film: Il villaggio di cartone.
  • 977. Abbasso il lavoro vero. Intervista a Harrison Ford. Com’è profondo il male. Sui criminali nazisti…No, vale la pena leggere tutto il numero. Film: This must be the place.
  • 978. Cattivi pensieri di Filippo Mazzarella. Film: Una separazione.
  • 979. Mr. e Mr. Robinson. Su The sound of silence e i suoi autori. Finalmente ne so qualcosa di più. Film: Bar sport.
  • 980. Tom l’Hardito. Bane mi fa paura…Film: Pina 3D.
  • 981. Il film per farli conoscere. Avati, Cremonini e Micaela Ramazzotti. Film: Il cuore grande delle ragazze.
  • 982. L’attore venuto dalla pioggia. Bentivoglio. Film: Il buono, il matto, il cattivo/Scialla!
  • 983. Blade runner di Aldo Fittante. E’ tutti noi. Film: Miracolo a Le Havre.
  • 984. Paris, je t’aime o Fate il vostro Clooney? Il primo ha qualcosa di meno risaputo. Film: Midnight in Paris o Le nevi del Kilimangiaro?
  • 985. Cosa vuole di più. Su Il comandante e la cicogna…O Django per sempre, su Franco Nero? Numero molto interessante. Film: The artist.
  • 985. Il Blade runner, che forse spiega il titolo del mio post, e 28 anni dopo, i cinepanettoni da Cortina a Cortina. Film: Ligabue Campovolo – Il film 3D.
  • Promemoria: il 23/03/12 uscirà il numero 1000. Come ci delizieranno?

In queste settimane avete trovato in edicola pure Empire, un mensile americano (o inglese) adattato anche per noi italiani. Era ora? Forse si, forse no. Poco spazio dedicato ai film in uscita, troppo ai videogiochi, giustificato per la celebrazione de Il signore degli anelli, inspiegabile quello dato a Spielberg, non ancora capito, che mi ha incuriosito solo perchè in quelle pagine ci saranno delle rubriche. Interviste interessanti, dagli Hobbit a Gerald Butler, per non finire con Terry Gilliam. E una succosa anticipazione del nuovo film di David Fincher, Uomini che odiano le donne. Tom Cruise poi esce con Mission impossible IV, ma non mi interessa per niente.

Il confronto è impari, anche se Filmtv non ci regala info sui filmoni, anche se non ha tante interviste.

Postilla: ho speso 3,5o euro per Best movie. Basta l’editoriale iniziale e mi sono ricordato perché non lo compravo più da un pezzo. Idioti a chi?, si intitola così il pezzo con i punti di vista di coloro che hanno “contribuito” alla Nuova Commedia All’Italiana e che non dovrebbero proprio dire nulla a proposito. Nessuna controparte, nessuna opinione lontana da chi ci propina certi film.

 

La prima pagina di Filmtv

E’ estate, fa caldo, ci si disimpegna in qualche modo: la serie di post di qualche tempo fa sulle prime pagine delle riviste di cinema è quella in cui ho scritto di più, ma si sa, recuperare Ciak, Best Movie, I duellanti, oltre che costare, richiede una certa attenzione, e internet svia l’attenzione dall’argomento, visto che certi siti (a quando quello di Ciak?) si mangiano diversi lettori, specie chi non vuole approfondimenti o cose idiote da leggere.

Ecco perché stamattina ho comprato Filmtv, come ogni settimana da oltre 11 anni, “L’unico settimanale di cinema”, in cui mi hanno benedetto qualche tempo fa (appena riuscirò a ripristinare la sidebar potrete leggere le loro parole). Nella testata c’è il rimando ai palinsesti di tutta la tv e di molta radio, che occupano molte pagine della rivista, ed è per questo che continuo a comprarlo, nonostante ne legga dozzine di numeri in una sola volta, anche per recuperare le informazioni sui film usciti al cinema.

La foto che mi fa riconoscere il nuovo numero da quello vecchio è quella di Daniel Radcliff, Harry Potter per chi non conosce il cinema degli ultimi 10 anni. Ha gli stessi occhiali dell’adolescenza, ma l’attore è cresciuto, eccome, e sta per uscire l’ultimo (???) film della saga, Harry Potter e i doni della morte – Parte II. Io me ne sono interessato, e finalmente ho capito la trama iniziale, ma se su Internet non nasceva qualcosa per proseguire le vicende del maghetto e dei suoi amici (e nemici), il medium sembrava inutile.

Alessio Boni, che non riesco mai ad individuare nella pletora di attori italiani, dovrebbe interpretare Walter Chiari, il solito personaggio che non potevo seguire data la mia età, ma del quale ricordo con piacere certe barzellette e il Sarchiapone. Se non ho capito male era un personaggio eccezionale.

Poco sotto ci sta il rimando ad uno degli articoli che dovrei conservare, anche per il prossimo futuro: chi conosce Francois Doinel non ha bisogno di spiegazioni. Per gli altri lascio il mistero e la curiosità di comprare Filmtv.

Altra botta di cinefilia per Kieslowski, con le celebrazioni dei dovuti anniversari, del quale ho visto troppo presto il Decalogo, e ancora prima la trilogia dei colori. Spero in Sky.

Appena leggo di Acab. All cops are bastards, penso a Romanzo criminale (stessi autori), ma il lasso temporale delle vicende dei poliziotti protagonisti è quello degli ultimi anni, dal G8 di Genova in poi, con l’attualità dei temi, dalla prostituzione allo stadio, e c’è Pierfrancesco Favino, il quale, con la filmografia che si porta dietro, è comunque degno di attenzione, quindi credo sia uno dei soliti film da seguire e da guardare, anche se puzza di fiction.

Infine Bitch slap: Russ Mayer ripreso anche con il modus operandi di Tarantino. Non solo tette quindi, anche se la data di uscita mi fa dubitare un pò.