Doctor Who 7.11 – L’orrore cremisi

Non so voi, ma io c’ho una voglia pazzesca di andare qui, dove si spiega chi è Clara Oswald, dove c’è la bio del personaggio che accompagna il Dottore nella seconda parte della 7a stagione. E’ un’atttesa troppo grande, quella per il finale di stagione, e me lo godrò appieno saltando il post per il prossimo episodio. Certo, negli ultimi secondi de L’orrore cremisi ho immaginato che un climax non ci sia, poi mi sono ricordato della nuova personificazione del Nostro. La puntata in questione non è granché, anzi, direi che potevo saltarla, ma non si sa mai, potrebbe introdurre qualcosa per il prosieguo, e, qualcuno ce ne scampi, uno spin-off piuttosto indesiderato. Dobbiamo sopportare la lucertola e il colonnello? E perché una tale somiglianza con Vedova nera della cameriera vittoriana??? Vi abbandono per un’ora e mezza.

Doctor Who 7.10 – Viaggio al centro del TARDIS

C’è senz’altro sempre qualcosa che ci sorprende, o che non sapevamo, o che vogliamo vedere. Cos’è ad esempio il TARDIS (perché maiuscolo?), che avevamo intravisto in alcune puntate precedenti: è di sesso femminile, ha un’interfaccia olografica, è emotivo/a, è infinito/a, ha la piscina, una biblioteca dove c’è un libro col nome del Dottore, ad esempio, e tanta, tanta immaginazione, oltre che trattenere passato e futuro. Di tutto un pò quindi, ma spero riescano a sorprendermi ancora una volta. Come al solito gran dispiegamento di effetti speciali (BBC, televisione pubblica inglese), la storia che si combina perfettamente con i soldi spesi e comunque un certo filo logico nell’infinità di storie che si possono raccontare. Ogni puntata poi ci viene in qualche modo spiegata Clara, piano piano fino al solito sorprendente finale di stagione. Un ologramma? Una dimostrazione del potere di Grande intelligenza? Un’altra viaggiatrice nel tempo? Chissà…

Doctor Who 7.9 – Universo nascosto

Pare che ci sia un certo filo logico, anzi nemmeno quello. Cine Bla Bla infatti. scrive..

Per gli sceneggiatori le avventure del Dottore sono una pacchia. Grazie al TARDIS, non c’è limite nello spazio e nel tempo per l’ambientazione della storia. Si può scegliere indifferentemente l’assolutismo francese (Finestre nel tempo) o, come in questo caso, il periodo della guerra fredda. Inoltre, il sovrappopolamento dell’universo whoviano, e l’incredibile facilità di movimento di cui godono i suoi multiformi abitanti, aiuta a inserire sempre diversi antagonisti, ognuno col proprio carattere.

Come non dargli ragione. Del resto si possono complicare le cose se si inserisce un alieno in un sottomarino atomico, con un Dottore da baldoria. E se si combinano mostri, fantasmi che non sono mostri, una medium e un possibile nuovo personaggio ricorrente??? Ah, ci sono un viaggetto da sei miliardi di anni nel passato e nel futuro e una pioniera dei viaggi nel tempo in un universo “tasca” (colpa dei traduttori?). Nei primi attimi dell’episodio pareva di essere ripiombato in American horror story, ma se ne esce subito, per mezzo del cacciavite sonico. Piano piano vengono fuori le cose sù citate e si prosegue la ricerca del personaggio di Clara, perché Moffat scalpita per il finale di stagione. Ma poi, la celebrazione del 50° l’avrà scritta lui???

Doctor Who 7.8 – Guerra fredda

Ci stanno un sottomarino russo, un alieno e il Dottore. Nel 1983. In piena guerra fredda. Piano piano la barzelletta finisce, anche se Lui e Clara (o Claire???) provengono (o vanno, secondo BlaBla) dai bagordi di Las Vegas, e non è la condizione ideale per arrivare nella location dell’episodio, specie se ti trovi un marziano piuttosto guerriero e leggendario. Poi ci sta uno scienziato che ama i Duran Duran e gli Ultravox, ma è un’altra storia, di quelle che servono a sdrammatizzare gli eventi, perché fino all’ultimo credi che il Tempo sia immodificabile, e il Dottore ha fornito giusto giusto nel momento giusto una delle migliaia di domande che mi sto ponendo in questi giorni di assoluto stress (Morandini e Mereghetti, specie il secondo, senza edizione digitale, non aiutano per niente): perché il Nostro non si nasconde come Martin de Ritorno al futuro – Parte II durante l’incursione nel 1955 (già) modificato??? Perché il Tempo fluttua…Ah, risposta non fu mai così foriera di storie…

Doctor Who 7.7 – Gli anelli di Akhaten

Solo ora mi sono accorto della personalizzazione di Cine Bla Bla dei titoli della 7a stagione di Doctor Who, quindi io passo ai titoli veri. E’ una puntata interlocutoria? Forse, anche se ci sono alcune spiegazioni, alcuni elementi venuti al pettine. La foglia muove l’Universo? Può darsi, e direi che non devo sottovalutare questa cosa nelle puntate che vengono. Abbiamo infatti conosciuto Rose, una che, ricordo, con quella bocca si poteva mangiare quanto tempo voleva, e siamo arrivati a River, e non credo di aver visto tutto il possibile, neanche in fatto di avvenenza.

Siamo anche dalle parti dell dispiegamento massicccio di effetti speciali, il trucco pare fermarsi, come al solito, ai bipedi, ma c’è un certo dejavù che proviene da Star Wars, perlomeno nell’ambientazione iniziale dell’episodio. Poi, nel prefinale, l’esplosione, con la dichiarazione del Dottore sulle sue conoscenze, il suo passato e su ciò che ha ormai immagazzinato nella sua anima: bella scena…

Non c’è molto altro da dire, forse Cine Bla Bla avrà trovato tutto quello che mi serve a capire il passato e il futuro, anche se, devo ammetterlo, pare che in ogni stagione ci sia qualcosa del genere, un viaggio ai confini dell’universo.

Doctor Who 7.6 – Clara III

Ecco, io sono qui, stressato da migliaia di voti di film per la ormai fantomatica classifica degli attori, e basta un Doctor Who per farmi preparare la prima tazza di tè della stagione: c’è l’arancia, c’è la cannella, ma mancano dei biscotti seri. Basterà una serie inglese per rilassarmi a sufficienza?  Proviamo, perché Cine Bla Bla è insidioso, non poteva aspettare nessuno, ed io gli dò pienamente ragione, per alcuni motivi che andrò ad elencare:

  • Steven Moffat è quasi un genio. Ha diverse derive della storia, della cosiddetta mitologia dell’ultimo Dottore, e sceglie di rinnovare un pò le cose, prima fra tutte la compagna, una nuova ragazza che abbiamo già conosciuto precedentemente (almeno, nella mia linea temporale), ne Il manicomio dei Daleks.
  • Clara è una governante, quasi vittoriana a sentire il protagonista, e ci è stata presentata come pochi personaggi nelle serie, isolata in un pianeta, ma pare non esista, e quasi ce la perdiamo due volte nell’episodio in questione. Il suo libro, la foglia non sono che indizi delle prossime storie
  • Internet. Non sono tanto aggiornato sulle recenti serie, ma finora non è mai stato preso di petto, e Moffat si inventa delle cose fantastiche sulla rete, tramite il wifi, e forse un nuovo nemico per il Dottore, che magari si fotte di presentarci subito, tanto ormai ci siamo abituati alle smontature e ai rimandi della sola storia che ci interessa.
  • Il capitolo viene dopo un’interruzione delle messe in onda, anzi, viene dopo I pupazzi di neve, che colpevolmente non ho registrato: che centrano con la tenuta da monaco del simpaticone? Perché cerca di risolvere il mistero del quadro? Mi sono perso veramente qualcosa, e non ho voglia di andare indietro…
  • River Song per ora non si è vista, e questa cosa promette piuttosto bene, anzi, pare che possa tranquillamente dire che ormai è una delle migliori serie in circolazione, e questo fa il paio con il trattamento dottorifico del tempo, cosa importante per uno che ne ama i viaggi e che sperava Lost avesse detto tutto.
  • Come, dico io, come, e ci metto subito un ?, anche se non basta per niente torneranno i conti, come sarà il finale di stagione, il Silenzio, la Domanda, il Nome, e Amy, Rory, River, come si combineranno insieme?

Ho finito la tazza di tè, è ora di guardarsi un’altro episodio del Dottore, anzi, magari lascio un commento nel post del mio collega, sempre più preso dal tipo, sempre meno appassionato di cinema, e forse piuttosto incazzato per la mia deriva matematica.

P.S. Naturalmente col Dottore si hanno spoiler anche se si guarda una puntata precedente, ed ecco che CineBlaBla spiega chi sia Clara, cosa sia Grande intelligenza e come un episodio natalizio si possa finalmente e perfettamente inserire nell’intera stagione.

 

1x…02 – The newsroom

Dalle stalle alle stelle, anche se ho perso la registrazione della terza puntata, spostata chissà quando su Rai 3. Finora è la migliore serie che ho visto in queste settimane. E’ anche la più intelligente, o almeno quella scritta meglio. Anche se a volte ti perdi, ti rendi conto che nei dialoghi c’è più contenuto qui che in 10 minuti di una qualsiasi altra serie. Il materiale invece non è insolito, l’ambiente mi pare di averlo già visto, e pure l’incipit ricorda Quinto potere, anche senza la fase più drammatica. Stiamo parlando della newsroom di una tv, la stanza dove si decidono le notizie, anche se oramai Internet supera anche il miglior tg. Dal tentativo di iscrivermi a Scienze delle comunicazioni, non mi sono più tanto interessato all’argomento, ma c’è sempre qualcuno che riesce a comunicare il mestiere del giornalista: Tutti gli uomini del presidente è il migliore, ma ad una spanna appena sotto c’è Zodiac, anche se ci sono un disegnatore di vignette e un serial killer dietro l’angolo. C’è anche un sacco di arguzia, una definizione dei personaggi che altrimenti dovrebbe richiedere una stagione. Aaron Sorkin, lo sceneggiatore, che qualcuno l’abbia in gloria, aveva già scritto anche Studio 60 on the Sunset strip, un banco di prova eccezionale e da recuperare appena possibile, e non viene mai apprezzato fino in fondo. Forse ora ci si è accorti di lui…

  1. The newsroom
  2. Hannibal
  3. Arrow
  4. Da Vinci’s demons
  5. The bridge
  6. American horror story
  7. Vegas
  8. Revolution
  9. Elementary
  10. Vicini del terzo tipo
  11. Copper
  12. Ricomincio…dai miei
  13. 1600 Penn