Caos calmo

Ormai sono avviato verso il cinema italiano come non mai. Di questo film mi sono accorto molto, molto tardi, forse per le citazioni sulla scena di sesso di Nanni Moretti, protagonista, e Isabella Ferrari, quella di Sapore di sale e di Distretto di polizia. La coppia è quanto di più assurdo si potesse pretendere 10 anni fa, ma entrambi sono cambiati in meglio, lui più smussato, lei più spigolosa, e sono nel cast del film di Grimaldi, tratto da un romanzo di Sandro Veronesi. Attendi le lacrime, un pò come per La stanza del figlio, e invece tutto si risolve con l’happy end, o quasi. Pietro si ritrova vedovo e con una figlia che va alle elementari; affermato dirigente tv, con prospettive di carriera, cosa pensa di fare? Accompagna la bimba a scuola il primo giorno e, per non deluderla, la aspetta fino alla fine della giornata. Si trova un microcosmo tutt’intorno ad una panchina in un parchetto, fatto di abitudini, di incontri, di offerte amichevoli, di persone diverse da lui. Torna il secondo giorno, il terzo, e intanto l’azienda dove lavora subisce una fusione, “la cosa più cattiva per un dipendente”, e i parenti si preoccupano per lui. Il dolore non viene fuori, e viene amplificato solo all’incontro con altri genitori che devono parlare di morte ai propri figli. Per tutto il film il protagonista e sua figlia non sembrano soffrire, anzi, l’autunno si inoltra, arriva la neve e…Il tutto con una lievità che non so da dove esce.

Non posso sottovalutare tutto il cinema italiano, non posso evitare di guardare cose del genere, posso sempre avere delle sorprese positive.

Uscito il 08/02/08.

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