Rock of ages

Amo il rock, anche se sto ascoltando Simon and Garfunkel. Ho scelto da Filmtv questo film da registrare, passabile secondo loro, e volevo dare una chance al rock anni ’80 e a Tom Cruise, ancora una volta, perché non ci siamo resi conto che potrebbe essere cotto. Ho avuto anche parole comprensive, ieri, da Anna Nihil, ma è caduto tutto il palco. Va bene la ragazza dell’Oklahoma, ok, è bionda, può introdurre il suo personaggio a dovere con una canzone pop, ma non può, dico non può proseguire tutto il musical così, rovinando pure More than words, mentre la storia d’amore più zuccherosa del periodo si dipana in uno storico locale, mentre Alec Baldwin e quell’altro fan cercano di fare battute, di fare i simpatici. Non mi potevo aspettare un biopic, ma nemmeno una cosa alla Glee, che immagino abbia più contenuti di Rock of ages. Manca Tom Cruise: cerca di non fare l’imbolsito, cerca di prendere a modello tante rock star, di farci vedere i tatuaggi e come a 50 anni si possa conservare un corpo, ma la cover dei Guns and Roses, seppur finalmente sensata dal punto di vista linguistico, ha dato una botta al mio atteggiamento verso il film che potrebbe farmi odiare tutto il rock del periodo.

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