Prima di tutto, Halle Berry è uno splendore, e posso concludere così. Invece c’è Steven Spielberg, che torna sul luogo del misfatto dopo anni, ovvero il genere fantascientifico, e torna suo il futuro immaginato, dopo A.I. e Minority report, dai quali ha preso qualcosina, se non addirittura una versione diversa della storia del bimbo robot, quasi fosse la sua versione della sceneggiatura di Kubrick. Ma qui c’è lo spazio, e forse gli extraterrestri, e nessuno si è soffermato sulle piantine, che potrebbero essere almeno dei peyote. Certo, passeranno anni prima di approfondire il discorso, che alla fine è solo una variante dal solito, ovvero che siamo troppo soli nell’Universo e Spielberg non ce la racconta giusta, questa volta visto dall’ottica dell’evoluzione e dal punto di vista di una donna incinta.
Per ora se ne sta sotto Gotham, perché torna la classifica….
alla fine io non ci ho capito poi tanto… di S S avevo preferito Taken. Però trovo anche io che Halle Berry sia bellissima!!