The green hornet – Il calabrone verde

C’è una cosa da dire sottovoce: Kato è il vero supereroe, ma non ditelo in giro, perché ogni persona mascherata del genere non ammetterebbe mai che il suo aiutante è il genio delle imprese, delle armi, degli accessori che portano con sè. Il calabrone verde invece è quasi un cazzone, un imbranato, a momenti non sa nemmeno tirare un pugno, ma ha i soldi, è conosciuto, ha le risorse. Non fa mai una bella figura. A parte gli scherzi, Seth Rogen si è assunto tante responsabilità per questo film, dallo script alla produzione, ci credeva tanto e si lascia sfuggire la situazione e la scena dall’amico. Un’altro supereroe da fumetti quindi, ma anche da radiodramma, visto che si basa su una vecchissima trasmissione radiofonica, ma con tanta ironia, a tratti sboccata, a tratti da presa per i fondelli. Dimenticate Batman, dimenticate Superman, perché qui non ci sono superpoteri per il salvatore di tutti noi, e, se non si fosse chiesto chi gli faceva il cappuccino, Los Angeles sarebbe ancora sotto assedio di Christoph Waltz, che anche lui come cattivo permette prese in giro.

A metà film mi sono chiesto: ma chi ha diretto questo film? Non ci credevo quando me lo sono ricordato: Michael Gondry. Me ne sono ricordato poco prima della scena con lo split screen, geniale.

Meno di due ore passate in allegria…

Uscito il 28/1/11.

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