Il mio vicino Totoro

Chissà chi è Totoro…Chissà come mai ha avuto quelle vicissitudini distributive…Domande risolte, o quasi, ma per una buona parte iniziale non si allontana dall’animazione che frequentavo (si, frequentavo, non guardavo o vedevo, perché certi personaggi…) nell’adolescenza. Stavo pensando di potermi fare una pennichella, ma il più grande albero di canfora mai visto ha attirato la mia attenzione. Come mai i personaggi del luogo non l’hanno mai citato, non ne parlano nell’introduzione? Ma perché c’è un fantasmone alto almeno 4 metri, con altri animaletti mai visti che lo copiano ma in proporzioni più ridotte. Animaletti? No, sono spiriti, ma solo se state attenti vi renderete conto che quando almeno una delle protagoniste si addormenta capitano cose eccezionali. O no? Il finale non conferma questa teoria, ma i sogni sono bellissimi, con quello spirito-animale che vive all’interno di quell’albero, che si esprime in versi piuttosto gutturali. E’ dolce comunque, e ne vorrei ora qui uno, magari faccio spazio allontanando la tv, ma stando disteso sulla sua pancia potrei fare delle bellissime dormite. E poi, far crescere quegli alberi con quella facilità, con quella velocità, sarebbe utile se volessi rifare tutto il giardino. Non voglio un solo albero, diciamo che quell’albicocco avrebbe bisogno di coraggio, vorrei pure che tutti quei peschi mi dessero più frutti…E quel trottolone? Che idea meravigliosa, semplice eppure piena. Certo, le bimbe sono simpatiche, specie la più piccola, anche quando si parlano in terza persona. E ci sta pure la parte drammatica del finale, ma io voglio un Totoro, continuo a scriverlo: qui, adesso!!!

Un pensiero su “Il mio vicino Totoro

Rispondi a Sailor Fede Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.