Amore & altri rimedi

Ecco, finalmente una commedia banale ma scritta bene, con uno spunto sponsorizzato, ma godibile. La solita storia d’amore tra alti e bassi, con uno svolgimento che più classico non si può (penso a Autumn in New York o Sweet November), ma con tre cose molto buone. Anne Hathaway è la mora che attualmente vorrei portarmi sull’isola deserta, ma c’è di più, e non parlo della sua acconciatura hollywoodiana: è bella, dagli occhi in giù, è disinibita, secondo i canoni del cinema, ed è pure brava. Lei è il motore di alcuni dei dialoghi più belli sentiti negli ultimi tempi, ma penso proprio non sia farina del suo sacco, anche se lei aiuta moltissimo. Poi c’è la Pfizer, colosso farmaceutico che spero non tutti abbiano avuto occasione di frequentare. Non si era mai vista una sponsorizzazione simile, sfacciata e legalizzata, anche se i minuti dedicati al Viagra sono deliziosi. Inoltre, a rincarare la dose della parte seria, c’è la vita dell’informatore scientifico, che viene oscurata, ad un certo punto, dal controcongresso dei malati di Parkinson. Chi ha mescolato tali elementi, chi si è permesso di unire commercio e amore, farmaci e malattie come nessuno ha mai osato fare? Non Cameron Crowe, al quale qualcuno avrà pure pensato, ma Edward Zwick, regista di Blood diamond e L’ultimo samurai, e altri due, coinvolti anche in Defiance e The life of David Gale.

Uscito il 18/2/11.

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