E così un film registrato per sbaglio (e vi sfido a non carpirne il titolo), un documentario di Antonello Sarno, diventa un caso nel mio cervello. No, non c’entra Andreotti, che non posso credere dietro anche ai film di Rossellini, Fellini, Visconti etc, ma per l’intera storia del cinema italiano visto dall’ottica dei soldi e dei politici. Direi che merita un mezzo salvataggio, un interessamento, un approfondimento, ma senza una buona storia del cinema italiano, altro materiale da recuperare, non serve a molto.
Comunque, finalmente, ho capito perché e chi ha censurato Ultimo tango a Parigi.