American psycho

Prima di commentare questo film sono curioso di vedere se Italia 1, in notturna, ha trasmesso l’edizione non censurata, quindi vado su Filmtv.it e vedo la durata..102 minuti, quindi dovrei aver visto l’originale, ma controllo anche si IMDB: 102, confermato.

Cosa c’era da tagliare? Tanto, oltre il consentito, ma io vado oltre: la colonna sonora, memore di scuole superiori in cui tutta, dico tutta quella musica rimbombava in disco, alla radio, in tv, quindi abbinarla ad un film del genere me la fa odiare; gli yuppies, che qui sono ritratti nel peggiore dei modi, tanto che mi chiedo se tra un ristorante e un locale avessero il tempo di lavorare; la moda, beh, non parliamone, ma qui si va vicino al vintage; la cura del corpo del protagonista, pari solo nell’attuale definizione di metrosexual. E poi? Gli anni ’80 in toto, qualcosa di indicibile, tanto che purtroppo l’inserimento di un serial killer doppiamente pazzo, forse deluso nel finale dalle sue imprese, fa del film un piccolo cult. L’altra cosa da salvare è la faccia di Christian Bale, al suo primo vero ruolo significativo, prima di Batman, prima di Terminator, prima di The prestige.

Odioso, ma penso di salvarlo.

Inside man

Che dire di uno dei migliori film di rapina visto finora??? Qui a momenti si supera perfino Ocean’s, ed è tanto per Gegio. Se Miracolo a Sant’anna aveva un incipit molto bello, ma i minuti successivi sono piuttosto fiacchi, qui si ribalta tutto: è la parte centrale del film piena d’idee, con un finale che neanche Spike Lee (si, proprio lui) poteva pensare. Certo, ha messo tanto di suo, come la scena col sihk, ma anche le normali incazzature dei neri, ma resta un film su una rapina, con una controstoria fantastica, quella del proprietario della banca e dell’intermediario interpretato da Jodie Foster. E pensare che Clive Owen qui ci sta proprio bene, anche se continuo ad avere i miei dubbi su di lui.

Se non avessi altri 400 film da vedere meriterebbe una altra visione, ma aspetto tempi migliori.