Giù al nord

Pare impossibile, ma dopo averlo visto la prima volta non riuscivo a sopportare i personaggi secondari del film. Per specificare meglio, la loro parlata mi sembrava artefatta. Oggi, come capita per ogni aspirante cinefilo che si rispetti, l’ho rimesso in play. E mi sono divertito, o almeno mi sono scappati dei sorrisi: l’odissea del direttore delle poste, sua moglie, i collaboratori, il Nord-Passo di Callais, e, ammetto, il dialetto, doppiabile solo se lo si reinventa. Forse c’è stato un gran lavoro nell’edizione italiana, forse meritava più attenzione, meno puzza sotto il naso. E adesso aspetto di vedere Benvenuti al sud, pensate un pò.

E L’uomo che ama? Non rintracciabile: non so dove è finito.

Uscito il 31/10/08.

Prima sono usciti:

10/10/08: Vicky Cristina Barcelona

10/10/08: Disaster movie

17/10/08: Lezione ventuno

24/10/08: Tropic thunder

25/10/08: Appaloosa

 

 

 

2 Risposte a “Giù al nord”

  1. Da italiana, mi è piaciuto di più il remake. Perché l’ho visto prima, e anche perché come cliché e stereotipi è per noi più comprensibile.
    Però, quando ci ripenso, “la coscia” o il “buongiorno titino!” conditi con l’inevitabile “EEH?” ragliato mi fanno ridere!

    1. Non vedo l’ora di vederlo. Claudio Bisio pelato come il protagonista di Giù al nord dev’essere un godimento.

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