Mi scuso con tutti voi, ma non ricordo il film di Peckinpah. Qui ci vuole Filmtv.it, ed ecco che i presupposti sono gli stessi: assassini, coperture, motivazioni più sommerse. Il film con Jason Statham però è piuttosto cazzuto, non dico che mi sia piaciuto abbastanza, ma è obiettivamente cazzuto. Il montaggio è la prima cosa che ho notato, poi vengono i personaggi e le loro aree di appartenenza, uno sconosciuto S.A.S. inglese e l’Oman, stato del quale non sapevo l’esistenza. Ah, se l’avessero fatto negli anni ’70…A inficiare tutto ci pensa la barba di Statham, improbabimente lunga, e sempre allo stesso modo, per tutta la durata del film. Sorprendente Dominic Purcell, quello di Prison break, che si mimetizza dietro a occhialoni e barba e basette, ma ti rimane impresso un ritorno ad un’altra epoca, non proprio la fine degli anni ’80. Poi botte da orbi, macchinati omicidi, e la strana sensazione che no, non può essere successo nella realtà.
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